COME WP STORE PORTÒ VANS IN ITALIA

La storia dello streetwear è piena di intuizioni solo all'apparenza casuali, ma in realtà dettati da una intensa ricerca d’innovazione, di idee rivoluzionarie capaci di cambiare le regole del gioco. Dai lati opposti dell'Oceano Atlantico, in California e in Italia, nascevano a distanza di meno di vent'anni due realtà uniche nel loro genere, che trovarono un terreno comune nell’idea di qualità e democraticità del design: si tratta di Vans, iconico brand di footwear made in California, e di WP Lavori in Corso, il suo primo retailer italiano che le introdusse nel paese a metà degli anni ’80.
Ma prima un po’ di storia: i fratelli Van Doren aprirono il primo store della Van Doren Rubber Company, poi rinominata Vans, nel 1966 ad Anaheim, in California. Una delle sneaker originali vendute in quello spazio di Anaheim era la Vans #44 Authentic, la prima iconica scarpa del brand, che già all'epoca presentava l'altrettanto leggendaria Waffle Sole. Dal 1966 ad oggi la silhouette è rimasta praticamente invariata, reinterpretata in centinaia di colori e materiali, ma mai stravolta, a dimostrazione di quanto il suo design fosse senza tempo. Quando, nel 1982, Giuseppe e Cristina Calori decidono di fondare uno store unico nel suo genere, per essere i primi a portare in Italia la nuova wave del design internazionale, giovanile, funzionale e di qualità, fu naturale guardare alla California e ai suoi skater. Vans diventò così uno dei primi brand venduti da WP Lavori in Corso, in esclusiva per il mercato italiano. Il marchio aveva tutti i requisiti che WP cercava: era internazionale, incarnava un sogno e un’aspirazione, era dotato di un design innovativo ma soprattutto di una community all’avanguardia già stretta intorno al brand. Vans, all'epoca, era il simbolo più forte della nascente estetica skate, dell’aspirazione di libertà e coolness di intere generazioni di giovani, e proprio come il sogno che rappresentava trovò successo non solo nella nativa California, ma anche in Italia dove ebbe un successo che ancora non si è fermato. Proprio a partire da brand come Vans, WP iniziò a costruire un immaginario composito ma coerente, ricco di ispirazioni e spunti diversi, in grado di formare estetiche e di fare cultura, che in Italia prima di allora non esisteva.